Coccole Cambogia & Laos

Bangkok

Finito. Anche quest’anno è giunta la fine del viaggio di Coccole, viaggio un po’ diverso dal solito, dove per la prima volta progettiamo un futuro e non solo un presente. 

Iniziamo con con la prima tappa, Spoons Siem Reap – un’organizzazione cambogiana che dà la possibilità ai ragazzi/e provenienti dalle provincie più povere del nord a imparare un mestiere nel campo alberghiero, e fare pratica presso uno degli hotel di lusso in città, fornendogli vitto e alloggio.

E a questo si affianca il primo progetto “Spoons – Coccole in inglese”: per loro abbiamo assunto da ottobre Thun, insegnante d’inglese a tempo pieno (giovane adorabile che ci mette l’anima con i ragazzi).

E ora il nuovo progetto: Sweet Coccole

Per ampliare il percorso di studi di questi ragazzi vogliamo aggiungere un laboratorio di pasticceria. Costruire un ambiente con tutti i macchinari necessari per imparare e praticare la produzione del pane, torte, dolci etc. Inoltre, l’idea è di produrre per rifornire alcuni alberghi/ristoranti in zona, in modo da finanziare una parte di questa attività.

E’ un progetto ambizioso che permetterà loro di avere un mestiere (almeno le basi) per garantirsi un futuro migliore.

Mentre i progetti e le idee prendono forma, qualche Coccola ai ragazzi ci stava! 

Una bella gita in barca sul lago Tonal Sap, che pur essendo vicino, tanti di loro non hanno mai visto. Carichi di casse e microfoni per l’immancabile karaoke abbiamo passato una bellissima giornata tra i villaggi galleggianti del lago.

Ho passato una settimana circondato da ragazzi pieni di energia, entusiasmo, e voglia di far vedere a tutti….che ce la faranno! Io, personalmente, ne sono sicuro.

La seconda tappa del viaggio è in Laos, a Mong Lin, al confine con la Cina. Appena fuori dal villaggio, in un monastero, vivono 36 ragazzi di anni 4-12, alcuni orfani, altri abusati sessualmente ed abbandonati. Infine, altri di cui non si sa quasi nulla, perché non comunicano nemmeno con i monaci. 

Quasi tutti appartengono ad una delle numerosi tribù che vivono lungo il confine. 

Il posto, pur essendo circondato da vegetazione pazzesca, é triste, trasandato, cupo e maleodorante, insomma, un ambiente “perfetto” per i bambini!

La prima cosa da fare era sanare l’ambiente, buttando tutto (credetemi, non si poteva salvare nulla!). Via con lo shopping, materassi, lenzuola, asciugamani, vestiti , maglioni (la sera fa molto freddo), scarpe, armadietti, ventilatori, stoviglie, tv, frigorifero, scaldabagni e tante scorte di detergenti. L’unica cosa che non volevano cambiare era la cucina, “it’s still work good for rice and vegetable”…..già, due pentoloni, uno per riso l’altro per verdura, che altro serve…non potevo fare altro che fare le scorte di riso e noodles per un bel po.

E per i piccoli? Biciclette, giocattoli e computer.

Duong, il monaco, mi racconta che i bambini non vanno volentieri a scuola perché sprovvisti di quaderni, zaini e tutto ciò che serve per studiare. Il giorno dopo li ho accompagnati a scuola, tutti vestiti bene, con i zaini alla moda pieni di quaderni e libri. Tenendomi per mano e con la testa alta un bel sorriso sul viso, entravamo nella classe. Forse oggi per un pò si sentivano bambini “normali”. Per me quel loro sorriso è l’essenza di Coccole.

Li ho salutati a malincuore e sono partito per Bangkok, poi a casa.

L’anno prossimo Coccole compie 20 anni, mi sento fortunato di avervi al mio fianco da così tanto tempo….GRAZIE!!!!

Nir


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